Le Cornacchie grigie rioccupano un nido

Qualcuno forse ricorderà il nido di Cornacchia grigia (Corvus cornix), codificato come G_05/15, costruito nella primavera del 2015 su un Acero americano (Acer negundo sp) a ridosso di un palazzo nella zona Est della città di Roma (chi vuole rinfrescare la memoria, può vedere qui). Ebbene, nella primavera del 2016, lo stesso nido è stato rioccupato dalle cornacchie.


Apparentemente, la struttura ha superato l'inverno 2015-16 senza subire danni e, all'inizio di marzo, è stato nuovamente oggetto delle attenzioni delle cornacchie.

E' utile ribadire che le foto sotto riportate sono state ottenute nel pieno rispetto degli uccelli che vi sono ritratti. Nessun disturbo è stato arrecato per imprimere queste immagini che sono state ottenute utilizzando adeguata attrezzatura fotografica che ha permesso di operare a debita distanza.

Il 2 marzo 2016, osservo due Cornacchie grigie adulte attorno al nido G_05/15: la prima è all'interno del nido e sembra intenta a rinforzare la struttura interna dello stesso. L'altra, gracchiante, è posata sulla ringhiera di un balcone di un palazzo vicino. Ipotizzo un possibile caso di rioccupazione di un vecchio nido.

Nei giorni successivi però, passando sotto il nido, mi accorgo che lo stesso presenta un diradamento nel rivestimento interno che diventa sempre più vistoso con il passare dei giorni: mi assale il sospetto che sia in atto uno smantellamento della struttura, come successo la primavera passata al nido del 2014.

Il 13 marzo 2016, registro un individuo che lavora alacremente alla sistemazione del nido, attività che prosegue anche nei giorni successivi. La struttura si ricompatta con il passare dei giorni.



Da quanto si deduce anche da altre osservazioni personali effettuate sempre a Roma, il nido non viene semplicemente rioccupato dalle cornacchie, né le stesse si limitano ad aggiungere materiale alla vecchia struttura per rinforzarla.
Subisce piuttosto una vera e propria opera di ristrutturazione: il materiale che compone l'interno della coppa viene meticolosamente asportato e sostituito interamente con nuovo materiale. In questa fase, i nidi che subiscono questo trattamento, appaiono con più o meno vistosi diradamenti nella parte centrale della struttura tanto da farsi attraversare facilmente dalla luce. L'intera operazione di ristrutturazione richiede molti giorni di lavoro e sembra in parte ridurre il vantaggio di occupare un vecchio nido. A volte, dopo il lavoro di asportazione, la coppia abbandona l'opera costruendo un nuovo nido e lasciando il vecchio con un vistoso buco nella parte centrale, impiegando così maggiori energie rispetto alla costruzione diretta di un nuovo nido. Il vantaggio nel rioccupare una vecchia struttura potrebbe risiedere nel non dover cercare un nuovo sito idoneo di nidificazione, con conseguenti possibili contese territoriali con coppie vicine, aspetto che potrebbe essere non marginale in aree ad elevate densità della specie. Una ristrutturazione del vecchio nido nei termini indicati potrebbe portare inoltre benefici igenici, oltre che strutturali, con possibile riduzione della probabilità di infestazione da parte di parassiti presenti nelle vecchie costruzioni.

Il 30 marzo 2016, nonostante il nido sembra completato da una decina di giorni, una Cornacchia grigia trasposta e deposita ancora materiale fine dentro la coppa in cui entra; l'altra la segue dal solito balcone. La deposizione sembra non ancora avvenuta.

Il 2 aprile 2016, nel nido vi è un adulto in cova, lo stesso può pertanto essere considerato ufficialmente rioccupato. La cova continua regolarmente nei giorni successivi.

Il 15 maggio 2016, un adulto imbecca un giovane di una quindicina di giorni che presenta già le prime penne delle ali fuori dagli astucci.


Il 28 maggio 2016, il giovane, che si conferma essere l'unico presente nel nido, occupa saldamente il bordo dello stesso in attesa degli adulti, mostrandosi quasi pronto all'involo.


Il 31 maggio 2016, intorno alle 7:00 del mattino, il giovane è ancora presente a bordo nido, nel tardo pomeriggio lo stesso appare vuoto: si è probabilmente involato!

Confrontando le due stagioni di nidificazione, si nota una certa corrispondenza nelle date più importanti: per esempio, l'involo dei giovani è avvenuto con al massimo un giorno di differenza tra i due anni (di conseguenza, è deducibile una quasi concomitanza di date anche per la deposizione). 
Inoltre, agli inizi di marzo, la coppia si interessa al nido della stagione passata: nel 2015, dopo aver subito l'opera di smantellamento, questo è stato abbandonato a vantaggio di un nuovo nido, nel 2016 il vecchio nido è stato rioccupato. 
Cosa esattamente abbia determinato il diverso comportamento non è dato sapere, ma è facile pensare che una qualche valutazione abbia spinto le cornacchie a considerare il vecchio nido idoneo ad una nuova deposizione nel 2016 e non idoneo nel 2015 anche se, per arrivare a tale conclusione, hanno dovuto prima eliminare buona parte del materiale che lo componeva.

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