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Una felce dalla lunga storia

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Il roteare in cielo di una Poiana ( Buteo buteo ) ci ha salutato prima di calarci verso il fondo della forra, seguendo la ripida discesa di un sentiero nel bosco. La Poiana ( Buteo buteo ) è uno dei rapaci più diffuso sulle colline vibonesi Per giungere qui, in un caldo ed assolato pomeriggio estivo, con Francesco Pileggi, abbiamo attraversato per l’intera sua lunghezza la striscia di case di Trecroci che sembra posta in equilibrio sulla cresta di uno sperone di terra che, degradando, si insinua tra due profonde e lussureggianti valli fluviali. Trecroci è uno dei maggiori borghi che costituiscono il comune di Polia (VV); sullo sfondo è possibile notare il Lago dell'Angitola - Foto di Francesco Pileggi Area ricca d’acqua questa, visto che il fresco liquido lo puoi vedere sgorgare, scorrere o sentirne il gorgogliare un po’ ovunque! L'acqua è un elemento molto abbondante nel territorio di Polia (VV)  Man mano che si scende, i suoni del bosco vengono sopraffatti da quello continuo

La migrazione post riproduttiva su Francavilla

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InfoMIGRANS è un notiziario semestrale, pubblicato dall'Ente di Gestione delle Aree Protette Alpi Marittime, in cui vengono riassunti i dati più salienti ottenuti nella maggior parte dei campi di studio, osservazione e monitoraggio che si svolgono durante la migrazione degli uccelli rapaci attraverso il Mediterraneo centrale. Parte di uno stormo misto in migrazione composto da Nibbi bruni ( Milvus migrans ) e Falchi pecchiaioli ( Pernis apivorus ): nella prima metà del mese, il conteggio degli individui che compongono gli stormi in migrazione che arrivano può essere condotto con maggior tranquillità poiché, generalmente, i componenti sono tutti nibbi; successivamente, bisogna porre maggior attenzione poiché, in mezzo ai nibbi, ci possono essere anche dei pecchiaioli; nella terza decade, gli stormi misti diventano più frequenti e possono contenere anche dei Falchi di palude ( Circus aeruginosus )  - Provincia di Vibo Valentia, agosto 2023 Nel numero 52 di tale pubblicazione, dedicat

Un assaggio di Svalbard

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Dopo chilometri di mare coperto da un continuo strato di nubi, finalmente, si incomincia a vedere un po’ di terra: valli scavate da torrenti e fiumi con lingue di neve o di ghiacciaio che si insinuano tra più alte e lontane alture, pendii spogli o coperti da tonalità verdi, rossastre e scure, con affioramenti modellati dalle acque di scioglimento delle nevi. L’aereo ha già iniziato le manovre di discesa che lo porteranno all’aeroporto di Longyearbyen, il centro amministrativo, abitato costantemente tutto l’anno, più a Nord del globo, nonché l’area urbana più importante delle Svalbard con poco più di 2.000 abitanti. Per allinearci alla pista d’atterraggio, arriviamo da Sud-Est sorvolando l’Adventdalen (la Valle dell’Avvento) formato dal Adventdalselva ovvero il fiume della Valle dell'Avvento, sfilando a sinistra di Longyearbyen. Parte degli edifici residenziali di Longyearbyen che si affacciano sull'Adventfjorden; sede amministrativa del Governatore delle Isole Svalbard, con una