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Visualizzazione dei post da settembre, 2021

Canyon umidi

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Trovare una via d’accesso non è sempre facile, un grimaldello che ti permetta di aprire quella porta di vegetazione che ti sbarra la discesa. Vivendo lontano dal sito, provi a documentarti cercando in Internet ma non sempre trovi informazioni esaustive, soprattutto quando ti interessano posti remoti, dimenticati o poco frequentati. Ti studi qualche cartina, qualche foto satellitare, cerchi l’idrografia della zona, immagini dove possa essere un varco per poi andare sul campo, speranzoso, a fare qualche sopralluogo, per personalmente costatare che nemmeno da lì si passa, a meno di non avere a disposizione una squadra di guastatori pronti ad intervenire. In quei casi, per non buttare l’uscita, ti guardi intorno, distraendoti con quel di interessante che la Natura mette a disposizione, sul momento. La verticalità di una delle pareti di una forra resa inaccessibile dalla rigogliosa vegetazione - Provincia di Vibo Valentia, agosto 2021   Quella mattina ero in cerca di felci relitte: constata

Due occhi scuri

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Ancora un po' intontito dal sonno, avevo da poco finito di consumare la colazione seduto al tavolo posto all'esterno della casa. Creature dei boschi, sui vicini alberi, erano già giunti, a spulciare la corteccia, gli abituali  Picchi muratori ( Sitta europaea ) e qualche Rampichino comune ( Certhia brachydactyla ). Una risata di Picchio verde ( Picus viridis ) risuonava più in là, mentre una confidente Ghiandaia ( Garrulus glandarius ) saltellava tra i rami del fico meravigliandosi del fatto che, quest'anno, i frutti non fossero ancora maturi. Mi rimbombava nelle orecchie il gracchiare insistente di almeno due Cornacchie grigie ( Corvus cornix ). Da quando eravamo arrivati, alcune settimane prima, in zona si aggirava una famiglia di cornacchie con almeno due giovani che, già abilmente volanti, ancora chiedevano l'imbeccata agli adulti. Nei giorni precedenti, era capitato spesso di sentire questo chiassoso gracchiare provenire dai dintorni, probabilmente quando i so

Un pupazzo di gesso

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Il posto non era stracolmo di gente come spesso succede ma, come mi aspettavo, c'erano comunque tante persone in giro. Avevo comunque voglia di farci un giro, anche se sembrava che non fosse proprio la giornata giusta. Una zona alberata era interessata da lavori di " sistemazione e rivalutazione "; era recintata anche perché c'erano degli scavi aperti. Mi dico che forse, là dentro, qualcosa ci poteva essere, visto che l'area era interdetta e non si vedevano operai in azione. Ho costeggiato, dall'esterno, una parte di recinzione ed ecco tre Cinciallegre ( Parus major ) e un Fringuello ( Fringilla coelebs )   che zampettavano a terra; poi un Rampichino ( Certhia brachydactyla ) che risaliva un tronco. Quando l'ho visto, seduto sulle zampe posteriori con la coda arricciata, posto in bella vista su un mucchio di terra, accumulo di uno scavo, ho pensato che qualche burlone doveva aver messo un pupazzo di gesso, uno di quelli che fa da ' contorno animale