Ventotene alata

Ventotene (LT) è una piccola isola tirrenica che si trova a circa 48 km a Sud-Ovest di Gaeta (LT) ed a circa 40 km di distanza sia da Ponza (LT) che da Ischia (NA). Con il passare degli anni, nei periodi dei passi migratori, è diventata una delle mete preferite dai birdwatcher italiani poiché, sulla sua ridotta superficie, è facile effettuare osservazioni interessanti e ravvicinate di uccelli migratori, anche accidentali (si pensi che la check list degli uccelli di Ventotene supera tranquillamente le 200 specie!). Qui, come in altre piccole isole mediterranee, è possibile cogliere a pieno lo spirito delle migrazioni degli uccelli, l'immane sforzo associato ai viaggi, i rischi da affrontare ed i pericoli da evitare, la forza della spinta ad andare comunque avanti verso l'ambita meta.

Ambienti tipici di Ventotene in veste primaverile, sullo sfondo l'isola di Santo Stefano - Ventotene (LT), 29 aprile 2018

Con l'inizio della primavera, milioni di uccelli si muovono da Sud verso Nord per raggiungere le aree di nidificazione europee: in questo viaggio affrontano foreste, aridi deserti, larghi bacini marini, alte montagne, sopportando avverse condizioni meteorologiche, carenza di cibo ed agguerriti predatori. In mare, le piccole isole, fungono da punti di ristoro e riposo, dove trovare rifugio e cibo utile ad integrare le energie bruciate durante le lunghe traversate. In alcuni casi, sono accolti a fucilate o trovano tappeti di micidiali trappole ad attenderli (come per esempio a Malta o Cipro, ma anche dalle altre isole pontine e dalle vicine isole campane giungono a volte notizie di fenomeni di bracconaggio, segno che anche in Italia c'è ancora tanto da cambiare!). A Ventotene, sembra che si sia compreso che gli uccelli rendano più da vivi che da morti; questa idea sembra confermata dall'istituzione di una Riserva Naturale Statale nonché dalla numerosa presenza di birdwatcher e fotografi che raggiungono l'isola in periodi in cui le masse associate al turismo estivo sono ancora lontane: fenomeno questo che probabilmente è destinato ad incrementarsi con il tempo.

Scorci di paesaggio presso il centro urbano - Ventotene (LT), 29 aprile 2018

L'isola si raggiunge in maniera abbastanza comoda con traghetti, navi veloci ed aliscafi che, nella bassa stagione, partono solo dal porto di Formia (LT). Per un birder, è preferibile utilizzare il tradizionale traghetto che, con le sue parti scoperte, consente di fare osservazioni anche durante la traversata che, con questo lento mezzo, richiede due ore. Durante il tragitto, è possibile infatti osservare gabbiani e pelagici come berte e labbi, ma anche migratori che percorrono l'ultimo tratto di mare che li separa dalla terra ferma.

Una Berta maggiore (Calonectris diomedea) vola intorno al traghetto - Tragitto Formia-Ventotene, 28 aprile 2018


Un Gabbiano reale (Larus michahellis) segue il traghetto - Tragitto Formia-Ventotene, 28 aprile 2018


Succiacapre (Caprimulgus europaeus) in volo sul mare verso la terra ferma, si tratta di una specie che sverna prevalentemente in Africa meridionale ed orientale, localmente in quella centro occidentale sub sahariana, occasionalmente nel  Mediterraneo - Tragitto Formia-Ventotene, 28 aprile 2018

L'isola, di natura vulcanica, ha coste per lo più caratterizzate da alte e scoscese falesie e piccole spiagge scure di cui solo due sono attualmente ancora raggiungibili via terra (l'accesso ad almeno altre due spiaggette è interdetto per i pericoli associati a frane delle sovrastanti pareti). Si allunga da Nord-Est a Sud-Ovest per meno di 2 km e raggiunge un'altezza massima inferiore a 140 m di altitudine. La vegetazione mediterranea, con pochi alberi di alto fusto, è interrotta da orti (anche con alberi da frutto) e giardini con case e strutture ricettive che sono più concentrate nel colorato centro urbano che sorge intorno al porto, nel settore Nord orientale dell'isola. Le stradine sono strette con un certo movimento di mezzi a motore. L'inizio della primavera è caratterizzato da brillanti colori verdi e rigogliose fioriture spontanee.

Il faro all'ingresso del Porto Romano presso il centro urbano - Ventotene (LT), 1 maggio 2018

Giunti sull'isola, le osservazioni si effettuano semplicemente passeggiando lungo le stradine ed i sentieri, curiosando tra la vegetazione della macchia mediterranea e gli orti, seguendo i movimenti ed i fruscii delle ali. A seconda dei periodi, tra i migratori, le presenze primaverili più numerose sono costituite da passeriformi tra cui balie, pigliamosche, luì, stiaccini e codirossi, culbianchi e monachelle, silvie e canapini.

Femmina di Monachella (Oenanthe hispanica), si tratta di una specie che sverna in Africa nella fascia del Sahel, ovvero la fascia di territorio subito a sud del Sahara - Ventotene (LT), 28 aprile 2018


Balia dal collare (Ficedula albicollis), questo maschio al 2° anno è marcato con anello, si tratta di una specie che sverna in Africa centro-meridionale a sud dell'Equatore - Ventotene (LT), 28 aprile 2018


Stiaccino (Saxicola rubetra), presenza comune sull'isola durante il passo primaverile, si tratta di una specie che sverna in Africa Tropicale - Ventotene (LT), 28 aprile 2018


Femmina di Codirosso comune (Phoenicurus phoenicuruspresenza comune sull'isola durante il passo primaverile, si tratta di una specie che sverna principalmente in Africa a sud del Sahara - Ventotene (LT), 28 aprile 2018


Femmina di Balia dal collare (Ficedula albicollis) - Ventotene (LT), 28 aprile 2018

I migratori si aggiungono alle poche specie residenti, tra cui Gheppio (Falco tinnunculus) e Falco pellegrino (Falco peregrinus), Gabbiano reale (Larus michahellis), Tortora dal collare (Streptopelia decaocto), Verzellino  (Serinus serinus) e Cardellino (Carduelis carduelis), Occhiocotto (Sylvia melanocephala), Merlo (Turdus merula), Passera d'Italia (Passer italiae [Passer d. italiae]) e Passera mattugia (Passer montanus).

Verzellino (Serinus serinus), specie sedentaria e nidificante sull'isola, questo maschio è marcato con un anello  - Ventotene (LT), 29 aprile 2018


Tortora dal collare (Streptopelia decaocto) specie sedentaria e nidificante sull'isola, in suo canto riecheggia ovunque - Ventotene (LT), 29 aprile 2018

Sull'isola è presente un museo dedicato alla migrazione degli uccelli ed una stazione di inanellamento dell'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). In quest'ultima, gli uccelli vengono catturati, marcati con un anello metallico posto su una zampa e rilasciati: il metodo è alla base della tradizionale raccolta dati per studiare gli spostamenti e le condizioni fisiche dei volatili durante le migrazioni. In caso di ricattura di un esemplare inanellato, anche a distanza di anni o in altre stazioni, è infatti possibile risalire al luogo in cui è stato marcato e quindi speculare sulle distanze percorse, le direzioni seguite, i luoghi di provenienza, ecc. Ricercatori e volontari collaborano all'esecuzione delle operazioni di inanellamento ed alla registrazione dei dati (specie d'appartenenza, età, peso, stato degli accumuli di grasso e della massa muscolare), illustrando ai visitatori il lavoro svolto e coinvolgendo direttamente i più piccoli, in apposite sezioni divulgative che meritano senz'altro una visita.

Determinazione dell'età di una Balia nera (Ficedula hypoleuca), maschio al 2° anno, attraverso l'osservazione del piumaggio; si tratta di una specie che sverna in Africa occidentale a sud del Sahara e a nord del Golfo di Guinea - Stazione inanellamento ISPRA - Ventotene (LT), 29 aprile 2018


Controllo degli accumuli di grasso e della massa muscolare su un Luì verde (Phylloscopus sibilatrix), questo esemplare superava di poco gli 8 grammi di peso; la specie sverna in Africa tropicale a sud del Sahara e nidifica sino alla penisola Scandinava, compiendo migrazioni impressionanti per il suo peso -  Stazione inanellamento ISPRA - Ventotene (LT), 29 aprile 2018


Controllo dell'anello posto su un Forapaglie comune (Acrocephalus schoenobaenus), si tratta di una specie che sverna in Africa centrale e meridionale - Stazione inanellamento ISPRA - Ventotene (LT), 29 aprile 2018


Rilascio di un Gruccione (Merops apiaster) appena inanellato, si tratta di una specie che sverna in Africa Tropicale - Stazione inanellamento ISPRA - Ventotene (LT), 29 aprile 2018

Molti uccelli che arrivano sull'isola si fermano per integrare le riserve di grasso necessarie per il proseguimento del viaggio nutrendosi in continuazione o con alimenti altamente energetici come nettare, polline e frutti già maturi. Le piante idonee sono pertanto visitate di continuo, anche da più esemplari contemporaneamente (pure appartenenti a specie diverse) che si alimentano vicini gli uni agli altri. Particolarmente gradito sembra essere il nettare dei fiori ad ombrello della Ferula comune (Ferula communis) che a Ventotene spiccano gialli e diffusi tra aprile e maggio.

Sterpazzola (Sylvia communis) in alimentazione su Ferula comune, si tratta di una specie che sverna in Africa centrale e meridionale - Ventotene (LT), 29 aprile 2018


Sterpazzola (Sylvia communis) in alimentazione su Ferula comune - Ventotene (LT), 29 aprile 2018


Due Beccafichi (Sylvia borin), a sinistra, e una Sterpazzola (Sylvia communis), a destra, si alimentano sulla stessa Ferula comune; la prima è una specie che sverna in Africa centrale e meridionale - Ventotene (LT), 30 aprile 2018


Rigogolo (Oriolus oriolus) in alimentazione su nespolo, questa specie sverna in Africa centrale e meridionale - Ventotene (LT), 30 aprile 2018


Maschio adulto di Rigogolo (Oriolus oriolus) in alimentazione su nespolo; lo stesso albero accoglieva altri Rigogoli e numerosi Beccafichi (Sylvia borin- Ventotene (LT), 30 aprile 2018

Approdare sull'isola non è comunque un'impresa che si compie senza rischi e senza lasciare vittime sul terreno. Le scoscese falesie sono aree di nidificazione dei Gabbiani reali che battono continuamente le coste ed il mare circostante in cerca di migratori da ghermire, spesso sfinendoli con lunghi inseguimenti di gruppo a danno di un singolo malcapitato. Anche i Falchi pellegrini popolano le stesse falesie: dai loro posatoi in parete, puntano sulla propria vista, la sorpresa e la velocità per individuare e catturare le loro prede alate, spesso sincronizzando la schiusa delle proprie uova con il periodo di maggior passo degli altri uccelli.

Falesia, affacciata a Meridione, battuta dai Gabbiani reali e controllata dai Falchi pellegrini - Ventotene (LT), 30 aprile 2018


Falesia, affacciata a Meridione, battuta dai Gabbiani reali e controllata dai Falchi pellegrini - Ventotene (LT), 30 aprile 2018


Gabbiano reale (Larus michahellis), specie nidificante, si potrebbe definire il vero padrone dell'isola, batte incessante le coste per approfittare dei migratori sfiniti - Ventotene (LT), 30 aprile 2018

A terra, acquattati tra la vegetazione, anche i gatti portati dall'uomo chiedono, implacabili, il loro tributo al popolo migratore, mentre i ratti sono oggetto di specifici progetti di eradicazione totale dall'isola, soprattutto per favorire i nidificanti.

Gatto domestico appostato tra l'erba - Ventotene (LT), 30 aprile 2018

Nonostante tutto ciò, cespugli ed alberi pullulano di vita guizzante ed appariscente dando l'impressione di sorprendente vitalità.

Un maschio adulto di Stiaccino (Saxicola rubetra) si innalza imperioso da un ginepro - Ventotene (LT), 29 aprile 2018


Maschio adulto di Stiaccino (Saxicola rubetra) - Ventotene (LT), 29 aprile 2018


Un Canapino maggiore (Hippolais icterina) cerca insetti tra la bassa vegetazione, si tratta di una specie che sverna in Africa centrale e meridionale prevalentemente a sud dell'Equatore - Ventotene (LT), 29 aprile 2018


Rigogolo (Oriolus oriolus) - Ventotene (LT), 30 aprile 2018


Un Pigliamosche (Muscicapa striata) scruta l'aria in cerca di insetti da catturare a volo, si tratta di una specie che sverna in Africa centrale e meridionale prevalentemente a sud dell'Equatore - Ventotene (LT), 30 aprile 2018


Un Luì grosso (Phylloscopus trochilus) cerca insetti tra i filari di una vigna gestita con metodi tradizionali, si tratta di una specie che sverna in Africa centrale e meridionale prevalentemente a sud del Sahara - Ventotene (LT), 30 aprile 2018

Ma non si può indugiare molto, bisogna far presto e ripartire per raggiungere le aree di nidificazione con l'obiettivo di insediarsi nei territori più favorevoli all'allevamento della prole prima che gli stessi siano occupati da altri esemplari più veloci e scaltri. Alcune specie sfruttano le ore di luce per viaggiare, come irundini e rapaci diurni tra cui il Falco di palude (Circus aeruginosus), il Falco pecchiaiolo (Pernis apivorus), il Falco cuculo (Falco vespertinus), il Lodolaio (Falco subbuteo). Altre, come i piccoli passeriformi, aspettano il buio prima di riprendere il viaggio guidati dalle stelle e dalla loro bussola interna.

Un gruppo di Nitticore (Nycticorax nycticorax) in volo sull'isola - Ventotene (LT), 29 aprile 2018


Rigogolo (Oriolus oriolus- Ventotene (LT), 30 aprile 2018

Lasciano sull'isola le specie sedentarie o che vi sono giunte per nidificare ed i piccoli animali terrestri, come gechi e lucertole, con la speranza di poter ripassare, la prossima primavera, sulle stesse rocce e sugli stessi cespugli per trovare cibo e rifugio.

Geco verrucoso (Hemidactylus turcicus) - Ventotene (LT), 28 aprile 2018


Lucertola campestre (Podarcis siculus) - Ventotene (LT), 30 aprile 2018

Per concludere, è utile ricordare, qualora non sia ancora chiara, l'importanza che hanno questi fazzoletti di terra sparsi per i mari per quelle specie che si muovono senza confini da una parte all'altra del pianeta. La salvaguardia della loro naturalità è fondamentale per potersi ancora meravigliare di fronte ai viaggi che vengono compiuti da questi esseri alati, intrapresi per presentarsi puntuali all'appuntamento con il rinnovo della vita. Sta a noi prenderne coscienza, averne rispetto ed indirizzare le nostre scelte e quelle politiche verso una maggiore cura per ciò che ci circonda.

Ventotene (LT) a volo d'uccello, 30 aprile 2018

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Durante le operazioni di inanellamento, nessuno dei soggetti ritratti nelle immagini presenti in questo post è stato trattenuto del tempo in più o è stato mantenuto in posa per soddisfare esigenze fotografiche. Il geco verrucoso qui presentato è stato rinvenuto sul pavimento di una camera d'albergo ed è stato rimesso in libertà, in area riparata, all'esterno dell'edificio.

Riferimenti:
- L. Svensson, K. Mullarney, D. Zatterstrom, 2012 - Guida degli Uccelli d'Europa, Nord Africa e Vicino Oriente - Ricca Editore, Roma
- Brighetti P. & Fracasso G., 2006 - Ornitologia Italiana Vol. 3: Stercorariidae-Caprimulgidae - Oasi Alberto Perdisa Editore, Bologna
- Brighetti P. & Fracasso G., 2007 - Ornitologia Italiana Vol. 4: Apodidae-Prunellidae - Oasi Alberto Perdisa Editore, Bologna
- Brighetti P. & Fracasso G., 2008 - Ornitologia Italiana Vol. 5: Turdidae-Cisticolidae - Oasi Alberto Perdisa Editore, Bologna
- Brighetti P. & Fracasso G., 2010 - Ornitologia Italiana Vol. 6: Sylviidae-Paradoxornithidae - Oasi Alberto Perdisa Editore, Bologna
- Brighetti P. & Fracasso G., 2011 - Ornitologia Italiana Vol. 7: Paridae-Corvidae - Oasi Alberto Perdisa Editore, Bologna

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