Cara, ti presento Morimo
Qualche giorno fa, girovagando con mia moglie per strade, fontane e boschi tra i comuni di Filadelfia (VV), Curinga (CZ) e Jacurso (CZ), mi sono imbattuto in un coleottero della famiglia dei Cerambicidi che, un tempo, trovavamo comunemente anche a Francavilla Angitola (VV) tanto che aveva un nome dialettale: ‘u Diavulu’. Questo modo di chiamarlo, in realtà, è utilizzato anche in altre regioni; il suo nome scientifico è Morimus asper, ma in italiano è anche chiamato Morimo scabroso.
L’ho visto mentre attraversava una strada, a circa 660 m di quota, proprio nel momento in cui transitavamo in auto, mi sono fermato poco più in là e potete immaginare l’espressione di mia moglie quando sono tornato trionfante portando con me il simpatico animaletto dall'aspetto non proprio rassicurante. Lui, posto su un ramo marcescente, si è fatto fotografare sotto varie angolazioni posando impassibile come una vera e strapagata modella.
La specie frequenta boschi di latifoglie, soprattutto di faggio e quercia, e le femmine depongono le uova in rami e tronchi caduti di recente. Nutrendosi di legno, le larve si sviluppano in 3-5 anni mentre gli adulti, privi di ali, si possono osservare, a secondo della quota, da marzo fino ad ottobre.
I maschi sono territoriali e sorvegliano i substrati di legno, comprese le cataste, dove aspettano le femmine per l’accoppiamento.
![]() |
Morimus asper asper, un maschio adulto: si tratta di un Cerambicide di grandi dimensioni, con struttura robusta e lunghezza compresa tra 1,6 cm e 3,8 cm - Jacurso (CZ), 12 agosto 2019 |
I maschi sono territoriali e sorvegliano i substrati di legno, comprese le cataste, dove aspettano le femmine per l’accoppiamento.
La tassonomia del genere Morimus è ancora dibattuta: si riteneva che questo genere includesse in Europa cinque specie tra cui M. funereus, elencata nell'allegato II della Direttiva Habitat, come specie quindi la cui tutela richiede la designazione di zone speciali di conservazione. Recentemente, vari autori hanno iniziato a considerare M. asper e M. funereus come due sottospecie della stessa specie denominata M. asper. In Italia M. asper è segnalato, negli habitat idonei, in tutte le regioni, incluse le grandi isole, dalla pianura fino a 1.800 m di altitudine.
![]() |
Morimus asper asper, particolare di una zampa anteriore con in evidenza l'uncino posto sulla parte terminale, utile ad ancorarsi ai substrati - Jacurso (CZ), 12 agosto 2019 |
Da ragazzini, anche se pensavamo che potesse mordere, quando lo vedevamo, lo molestavamo senza ritegno ingiuriandolo con l'appellativo diavulu, sentendoci in ciò giustificati proprio dal suo nome dialettale. Il malcapitato di turno, si ancorava sui substrati su cui si muoveva cercando di resistere alle fastidiose attenzioni. In certe condizioni, emetteva suoni quasi ad esprimere disappunto e rimprovero alle nostre dispettose azioni.
![]() |
Morimus asper asper, l'aspetto fiero di questo esemplare maschio adulto che tiene imperterrito la sua posizione - Jacurso (CZ), 12 agosto 2019 |
L'esemplare qui documentato, dopo le foto, è stato rilasciato libero nell'ambiente in cui è stato rinvenuto, allontanandolo comunque dal centro dalla carreggiata in cui si trovava!
Commenti
Posta un commento