Smeriglio vs Gheppio vs Sparviere
Una foto in controluce venuta male, dei commenti costruttivi sulla stessa, una discussione sull'identificazione del soggetto ritratto.
Il 22 ottobre 2016, i membri del Gruppo Romano di Birdwatching e della Stazione Romana Osservazione e Protezione Uccelli si ritrovano per un uscita congiunta al Monumento Naturale della Palude di Torre Flavia (RM) e alla Riserva Naturale Regionale di Macchiatonda (RM). In quest'ultimo sito, nel tardo pomeriggio, mentre rientro anticipatamente al parcheggio della riserva per recuperare l'auto, vedo un piccolo rapace in volo che sta giungendo sull'area. Ad occhio nudo e da lontano, mi sembra un Gheppio (Falco tinnunculus) ma, guardandolo brevemente al binocolo, i caratteri non tornano per cui scatto alcune foto in controluce. Guardando le foto sullo schermo della reflex, lo identifico sul campo come Smeriglio (Falco columbarius). Mediante l'applicazione NaturaList, carico subito il dato sulla piattaforma Ornitho.it; il giorno successivo, corredo il dato di una foto bruttina, resa ancora più scura dai limiti, in termini di pixel, che il sistema impone sulle foto caricate sulla piattaforma.
Alcuni giorni dopo, due osservatori che hanno visto la foto in Ornitho.it, in maniera indipendente l'uno dall'altro, mi contattano per e-mail. Entrambi, nel soggetto ritratto nella foto caricata sulla piattaforma, colgono caratteri che inducono a pensare più ad uno Sparviere (Accipiter nisus): in particolare, il sopracciglio appare molto evidente e i fianchi appaiono barrati e non gocciolati. Come dare torto, i due caratteri nella foto pubblicata sono in effetti molto evidenti, specialmente schiarendola.
Rispetto a loro però avevo due grossi vantaggi: l'osservazione del soggetto direttamente sul campo, che ti fa apprezzare aspetti strutturali e tipo di volo, e foto ad alta definizione anche se, quella pubblicata, era sicuramente tratta dal miglior scatto disponibile.
Sul campo, l'ipotesi Sparviere non mi era proprio venuta in mente: il jizz del rapace, colto durante l'osservazione, deve avermi indotto a pensare direttamente a una specie del genere Falco.
Secondo me, anche senza tener conto dell'impressione sul campo, la struttura del soggetto fotografato era più da Smeriglio, ma la foto pubblicata su Ornitho.it certo non aiutava a fugare tutti i dubbi. Ho reso così disponibili due scatti ad alta definizione che, anche se scuri e con soggetto piccolissimo, permettevano di ingrandire a sufficienza per apprezzare altri caratteri del piumaggio.
Smeriglio (Falco columbarius) - Santa Marinella (RM), 22 ottobre 2016 |
Smeriglio (Falco columbarius) - Santa Marinella (RM), 22 ottobre 2016 |
Il soggetto fotografato è un rapace che appare compatto e tozzo, le ali hanno mano a punta e base larga, la coda è apparentemente corta rispetto alla base dell'ala. Uno Sparviere sarebbe apparso più slanciato, avrebbe ala con mano arrotondata e base larga, ma soprattutto coda apparentemente più lunga rispetto alla base dell'ala.
Il sopracciglio è visibile nelle femmine adulte e nei giovani di Smeriglio, nello Sparviere è visibile soprattutto nelle femmine che hanno struttura più pesante: a maggior ragione, se fosse uno Sparviere, le foto dovrebbero mostrare un rapace più massiccio a coda lunga.
Nelle foto si vede il sopraccoda barrato vicino all'attaccatura delle coda: le barre chiare sono molto contrastate rispetto alle barre scure, carattere che indirizza su Smeriglio; uno Sparviere avrebbe si il sopraccoda barrato, ma non con barre così evidenti, piuttosto con chiari/scuri poco contrastati.
Se i fianchi sembrano barrati, il petto è gocciolato in modo evidente, carattere non presente in Sparviere. Guardando il capo, si apprezza anche il mustacchio, non presente in Sparviere.
I dubbi sembravano fugati, ma soprattutto un aspetto dava ancora da pensare: i fianchi pesantemente barrati dell'individuo fotografato.
Su Ornitologia Italiana (1), questo carattere non è citato per lo Smeriglio, né si apprezza nelle foto proposte per questa specie.
Nella guida di Svensson (2), lo Smeriglio non è raffigurato con questo carattere; nella descrizione del piumaggio del giovane, è citato che questo ha "fianchi meno barrati", probabilmente rispetto alla femmina adulta.
Nel Clark (3), lo Smeriglio non è raffigurato con questo carattere; nella descrizione del piumaggio della femmina adulta (sottospecie aesalon) è riportato che "le parti inferiori sono color camoscio con striature marrone scuro che diventano più spesse e simili a gocce sul ventre e tendono a diventare barre sui fianchi".
La descrizione del giovane Smeriglio (sottospecie aesalon) presente nel Forsman (4), tradotta liberamente, riporta "parti inferiori color camoscio con striature marroni fulvo, che cambiano in una più ampia chiazza e barre trasversali sui fianchi". Nella foto 629 si vede un individuo, indicato come femmina, con fianchi quasi barrati e comunque "più scuri del petto".
Si tratta pertanto di un carattere che si potrebbe definire citato nei testi più diffusamente usati per l'identificazione, ma non raffigurato.
Ad aiutare questa volta sono le immagini presenti in Internet, per esempio questa scattata in Danimarca.
In generale, scorrendo le gallerie dello Smeriglio presenti nel sito danese www.netfugl.dk oppure in quello finlandese www.birdphoto.fi, il carattere si osserva in maniera più o meno marcata in alcuni individui, ma con che incidenza lo si riscontra in natura è difficile dirlo!
In generale, resta inoltre evidente la difficoltà ad eseguire un'identificazione da un'unica foto, soprattutto se la stessa non è abbastanza chiara da far apprezzare sufficientemente i caratteri identificativi della specie.
Testi citati
(1) Brighetti P. & Fracasso G., 2013 - Ornitologia Italiana Vol.1 Parte Terza: Pandionidae-Falconidae - Edizione elettronica riveduta e aggiornata - Oasi Alberto Perdisa Editore, Bologna.
(2) L. Svensson, K. Mullarney, D. Zatterstrom, 2012 - Guida degli Uccelli d'Europa, Nord Africa e Vicino Oriente - Ricca Editore, Roma.
(3) William S. Clark, 2003 - Guida ai Rapaci d'Europa, Nord Africa e Medio Oriente - Franco Muzzio Editore, Roma.
(4) Dick Forsman, 2003 - The Raptors of Europe and the Middle East - Christofer Helm, London
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