Sulla nidificazione del Cormorano al Lago dell'Angitola

E' utile anticipare che il Cormorano (Phalacrocorax carbo) non è tra le specie di uccelli indicate come nidificanti in Calabria. Almeno fino ad ora, non sono noti dati di nidificazione certa di questa specie in regione, benché il suo areale di riproduzione, in Europa, sia in espansione, probabilmente a causa all'aumento della sua popolazione.

Il Cormorano (Phalacrocorax carbo) in Calabria era considerato una specie migratrice regolare, svernante ed estivante

Così succede che alcune primavere fa, il 2 giugno 2021, nel corso di una solitaria mia visita al Lago dell’Angitola (VV), trovo, non senza stupore, un nido di Cormorano. Per tutta la durata dell’osservazione, la struttura è occupata da un individuo in atteggiamento di cova. Il nido era costruito alla biforcazione di un ramo appartenente ad albero morto, trascinato nell’alveo del lago dall'alluvione dell'ottobre 2018 ed ivi adagiato di fianco. Ben alto rispetto alla superficie dell'acqua, era altrettanto ben visibile dalle sponde che guardano verso quella parte del bacino lacustre. Durante il sopralluogo, è stato possibile verificare l’interazione tra i due membri della coppia, con scambio di posizione di cova all’interno del nido. È stato anche osservato l’atteggiamento aggressivo da parte della coppia verso un altro Cormorano che si era posato, sullo stesso albero, in prossimità del nido, finché questi non si è allontanato in volo.

Il primo nido di Cormorano (Phalacrocorax carbo), documentato in Calabria il 2 giugno 2021, al Lago dell'Angitola, non può escludere che la specie, in modo inosservato, si possa essere riprodotta prima in altre parti della regione

Purtroppo, nel corso del 2021, non è stato possibile verificare con certezza l’esito di tale nidificazione. Quando, il 18 luglio 2021, sono nuovamente tornato sul posto, ho dovuto constatare che il nido non era più presente nella sua sede, sull’albero. Sullo stesso albero, continuavano a stazionare dei Cormorani, ma della piattaforma nido non c'era più traccia, se non per qualche rametto residuo presente alla biforcazione che la sosteneva. Ho supposto che potesse esser caduta nel lago stesso, ma da lontano, nonostante gli strumenti ottici a disposizione, non ho visto niente che potesse far pensare che fosse sotto la sua sede originaria; forse era andata a fondo, oppure era stata trascinata dalla corrente. Nonostante sull'area del lago fossero presenti almeno 51 Cormorani, tra cui alcuni giovani dell'anno, non era stato possibile aver certezza che questi ultimi si fossero involati o meno da quel nido, da quella prima nidificazione certa in terra calabra della specie. Annoto e registro tutto e passo ad altre occupazioni.

Il cambio di posizione di cova nel nido di Cormorano (Phalacrocorax carbo) rinvenuto in Calabria il 2 giugno 2021, al Lago dell'Angitola; i due esemplari, prima di scambiarsi di posizione, si salutano reciprocamente con un rito che si suppone che serva a rinforzare il legame di coppia; si noti che uno degli esemplari della coppia non veste il piumaggio di parata tipico degli adulti riproduttivi; l'esito di questa prima nidificazione non è certo

La primavera successiva, esattamente il 14 aprile 2022, in un periodo di spettacolare transito migratorio, vado mirato al Lago dell’Angitola, proprio lì a vedere il noto albero. Senza la meraviglia dell'anno precedente, trovo e documento la presenza di un altro nido occupato da un Cormorano in cova. La struttura era costruita esattamente nella stessa posizione in cui era presente il nido della stagione precedente. Anche in successive visite, il nido è risultato costantemente occupato da un adulto in cova, spesso accompagnato dall’altro membro della coppia che sostava nelle immediate vicinanze della struttura. Pur essendo presenti altri Cormorani nell’area del lago, non sono stati osservati altri nidi della specie, anzi, gli unici individui che mostravano l’abito riproduttivo sono sembrati i due componenti della coppia in nidificazione. Ricominciava l'avventura.

Il nido di Cormorano (Phalacrocorax carbo) con adulto in cova, rinvenuto al Lago dell'Angitola il 14 aprile 2022, è costruito esattamente nella stessa posizione occupata l'anno precedente

Intanto, da un altro sito lacustre del cosentino (il Lago dell'Esaro), incominciano ad arrivare altri dati di nidificazione certa di Cormorano in regione. Tra chi comunica questi dati c'è Francesco Sottile, un amico ornitologo di vecchia data, che aveva scoperto e stava seguendo l'evoluzione di una ben più corposa colonia riproduttiva della specie. Mi riprometto di contattarlo appena finisco di rincorrere, nel poco tempo libero, i migratori che in quei giorni passano copiosi. Non è servito contattarlo perché l'ha fatto prima lui! Ne parliamo un attimo, confrontandoci: ciò che stiamo assistendo, in aree distinte della regione, merita almeno una Breve Nota scientifica da proporre per la pubblicazione a qualche rivista di ornitologia disponibile in Italia; conveniamo che sarebbe stato utile procedere assieme, evitando quindi di accavallarci l'uno con l'altro. Incomincia una sincera e proficua collaborazione incentrata sulla reciproca fiducia.

Mentre un esemplare di Cormorano (Phalacrocorax carbo) è in cova, l'altro membro della coppia sosta spesso in prossimità del nido; l'albero che lo sostiene è utilizzato come posatoio da altri esemplari immaturi alcuni dei quali assumono postura da parata con coda alzata ed aperta a ventaglio, dorso inarcato e testa e collo raccolti; la coppia tiene lontani i conspecifici dalla piattaforma nido assumendo posizioni antagoniste verso chi si avvicina troppo alla stessa 

Non era programmato ma, a fine maggio, torno in Calabria per altri motivi. Il 28 maggio 2022, faccio un salto al lago e, tra le altre osservazioni, vado a visitare, a debita distanza, il nido. Questa volta non ci sono spiacevoli sorprese: il nido conteneva quattro pulli di Cormorano perfettamente piumati; la coppia era presente presso il nido; ho osservato l’alimentazione dei pulli da parte degli adulti e uno degli adulti che si prodigava a proteggere la prole dai caldi raggi solari, in un periodo insolitamente e prematuramente caldo come se fosse il mese di luglio. Tutto, quindi, procedeva per il meglio.

Il 28 maggio, il primo nido di Cormorano (Phalacrocorax carbo), rinvenuto al Lago dell'Angitola nella primavera 2022, conteneva quattro pulli perfettamente piumati; almeno un genitore sosta costantemente presso il nido per prendersi cura di loro anche solo facendogli ombra  

Nel corso della stessa visita, nell’alveo del lago, ho rinvenuto un secondo nido di Cormorano. Stavo scandagliando un'area allagata occupata da consistenti lembi di bosco idrofilo quando, nell'inquadratura del cannocchiale, è comparso un lontano quanto grosso nido di Cormorano occupato da un adulto in cova. Questo secondo nido si trovava a circa un chilometro in linea d’aria dal primo; era costruito anch’esso su un albero morto, emergente proprio nella suddetta area allagata. Ho poco tempo però e l'osservazione è ostacolata dalla rigorosa vegetazione e dalla posizione: registro tutto, ma dovrò tornare per studiare meglio la situazione.

Il 31 maggio, tre dei quattro pulli appaiono in piena forma e si reggono sulle proprie zampe difronte ad uno dei genitori che appare più alto di loro; il quarto pullo resta sdraiato nel nido; da notare anche l'esemplare immaturo sulla sinistra che tiene nel becco un ramo: situazioni del genere si osservano con una certa frequenza, come se tali esemplari si esercitassero ad armeggiare rami, come se fossero interessati a costruire un nido; in generale, osservando gli esemplari non nidificanti prossimi al nido, questi sembrano molto interessati a ciò che avviene al suo interno, come se fossero attratti dalle scene familiari 

L'occasione si concretizza il successivo 31 maggio 2022, quando, di buon mattino, torno in zona per sfruttare le ore più fresche della giornata. Passo a setaccio i nidi noti. Nel primo erano ancora visibili quattro pulli di cui tre chiedevano insistentemente e chiassosamente cibo ad un adulto posato sui bordi del nido stesso; il quarto pullo è apparso poco mobile e sdraiato nel nido. Sul secondo nido, continuava ad esser presente un adulto in cova con l'altro membro della coppia posato nelle vicinanze. La novità è stata la localizzazione di un terzo nido, questa volta costruito nella chioma di un albero in piena vegetazione, a circa cento metri dal secondo nido, sempre nell’alveo del lago. Anche il terzo nido era occupato da un esemplare in atteggiamento di cova, accompagnato, nei pressi, da un secondo individuo. Sfidando la distanza, cerco di documentare la situazione e comunque registro tutti i dati raccolti.

I giovani vengono nutriti principalmente con pesce predigerito dagli adulti: i pulli stimolano i genitori all'imbeccata pigolando e colpendo con il proprio becco quello degli adulti: durante l'imbeccata, il pullo inserisce l'intera testa nel becco del genitore   

Il 5 giugno 2022, costato il crollo del ramo dell’albero morto su cui era costruito il primo nido, probabilmente per il peso della struttura e dei suoi occupanti. Fortunatamente, la struttura stessa non è finita in acqua, ma è rimasta a poco più di mezzo metro d'altezza dalla corrispondente superficie, sostenuta dal ramo su cui era poggiata. Almeno tre pulli, visibilmente cresciuti, continuavano ad occupare il nido; uno di essi rinforzava i muscoli pettorali sbattendo le ali; non è stato osservato il quarto pullo. Un adulto era posato presso il nido, l’altro più distante. Sul secondo nido, l’adulto che lo occupava, sembrava mantenere una seduta più alta e, durante l’osservazione, è stato visto più volte volgersi verso l’interno della conca del nido: è probabile che al suo interno fosse avvenuta la schiusa! Il terzo nido continuava ad essere occupato da un esemplare in atteggiamento di cova.

Il 5 giugno, il ramo che sostiene il nido appare rotto e piegato su se stesso; fortunatamente, in nido non finisce in acqua ma continua ed essere occupato dai pulli che sembrano essersi adattati alla nuova posizione; almeno un pullo appare di dimensioni comparabili ai vicini conspecifici

Ritorno sul posto solo il successivo 18 luglio 2022: nel bacino si notano almeno 33 Cormorani di cui alcuni presentano caratteristiche del piumaggio riconducibili a giovani dell'anno. Passo in rassegna i nidi. Il primo nido non è più presente nella sua sede, è completamente sparito, dileguato: sospetto sia stato smantellato, ramo dopo ramo! Gli altri due nidi appaiono vuoti, biancastri (forse per le probabili deiezioni dei precedenti occupanti) e con nessun Cormorano vicino: è possibile che anche gli ultimi due nidi abbiano ospitato dei giovani!

Un gruppo di Cormorani (Phalacrocorax carbo) riposa su una piattaforma; uno di loro, probabilmente dopo una battuta di pesca, asciuga le sue ali distendendole al Sole

Come anticipato, da queste osservazioni e da quelle provenienti dal cosentino, dove è probabile che la colonia osservata si sia formata anche prima del 2021, è stata redatta una breve nota dal titolo "Prime nidificazioni accertate di Cormorano Phalacrocorax carbo in Calabria". A dicembre 2022, il lavoro, a firma congiunta, è stato pubblicato sul numero 29 di Alula, la rivista ornitologica della storica Stazione Romana Osservazione e Protezione Uccelli. Per i più interessati, il testo pubblicato è consultabile al seguente link. Inoltre, è sufficiente dare un'occhiata all'indice del citato numero della rivista per accorgersi che su di essa sono stati pubblicati i risultati di altri lavori che si basano su fenomeni ornitologici osservati in Calabria: i dati di nidificazione del Prispolone in Sila (Congi G.), la documentazione della prima nidificazione italiana di Rondone cafro (Pucci M., Candelise G. & Storino P.), il rinvenimento di un nuovo sito regionale di riproduzione di Cicogna nera (Pucci M., Parrilla F. & Candelise G.), la prima nidificazione regionale accertata di Marangone minore (sempre di Sottile F.). Tutte queste notizie non possono che far piacere anche perché concorrono a mostrare un certo ornitologico fermento di ricerca sul campo che scintilla e si alimenta in terra calabra.

E per finire, un Grazie a Francesco!


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