Perseveranza

In una terra non tanto lontana, di cui si perde sempre più memoria ed in cui si parlava un idioma sempre più dimenticato, si narra di una noce che cresceva su un ramo estremo dell’albero che l’aveva generata.

Una Ghiandaia (Garrulus glandarius) si aggira tra le fronde di un Noce (Juglans sp.) - Francavilla Angitola (VV), 10 agosto 2015


Cresceva, sicura e piena di se, guardando il mondo dall'alto, compiacendosi della compattezza del suo guscio che si andava sempre più formando, duro, sotto la protettiva scorza verde che la teneva salda al ramo che la sosteneva. La superba noce, venuta a maturazione, vide il suo sicuro mantello aprirsi in maniera sempre più evidente e, sotto le sollecitazioni provocate dal vento, in una notte illuminata dalla Luna, cadde verso il sottostante suolo ombroso.

La Luna si staglia nel cielo di Jacurso (CZ), 12 agosto 2019


Venne lesto a lei un minuscolo topino che già si sfregava gli affilati incisivi. Lei, sferzante, lo schernì dicendo: “E tu, tu chi vorrissi u fhai cu si denticiedi, non vidi quantu su tosta!”.
Lui, sicuro, replicò con una semplice e lapidaria premonizione: “Dammi tiempu… dammi tiempu ca ti pierciu!”.

Un giovane Ratto nero (Rattus rattus) si alimenta tra la vegetazione di un fosso - Tivoli (RM), 6 ottobre 2019


Questa vecchia e semplice storia ci insegna che per quanto forte sia la corazza che uno è riuscito a costruirsi attorno, nessuno potrà garantirgli che resisterà ai casi della vita e che la perseveranza... la perseveranza spesso aiuta, anche i più piccoli, a raggiungere i propri prefissati obiettivi.    




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Note 
Nel video è ripreso un Ghiro (Glis glis) che si alimenta con una noce.

Per chi non fosse avvezzo al dialetto francavillese:
"E tu, tu chi vorrissi u fhai cu si denticiedi, non vidi quantu su tosta!" sta per "E tu, tu che vorresti fare con quei dentini, non vedi quanto sono dura!"
- "Dammi tiempu… dammi tiempu ca ti pierciu!" sta per "Dammi tempo... dammi tempo che ti bucherò!"

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